sabato 24 gennaio 2009

PRIMA DI PRIMA

Daniele Nadir














In principio fu la Vasca.

Poi venne la Paperella.

L’Acqua fu solo il terzo giorno, come un ripensamento, ed era gelida come il non-essere che piastrellava il buio degli Inizi.

Ella entrò, rabbrividì e creò il Rubinetto Orlato di Rosso - e vide che era cosa buona.

La Schiuma venne il quarto giorno e il quinto, finalmente, iniziò a scaldarsi sin dentro le Sue metaforiche ossa.

Il sesto giorno contemplò il Vapore e la sonnolenza La riportò dolcemente al non-essere.

Dopotutto ho creato abbastanza - pensò - quando Paperella iniziò a starnazzare.

Le nuotava intorno ai seni e alle ginocchia che spuntavano dalla schiuma come monti nella nebbia e per poco non la gettò nel buio… ma l’aveva fatta per questo. Giocare.

Una compagna.

Ella guardò il muso di plastica gialla e si chiese se ripiegare su una foca o un dugongo.

Un airone, forse?

Cos’altro?

Per pensare creò lo Shampoo e si massaggiò il cranio e i neri capelli bagnati.

Fu così che il settimo, mentre la vasca si popolava dei Primi Animali, i capelli si allungarono per uscire dall’acqua, curiosi, spinti dai sogni taciuti nella notte vuota, e insieme fluirono e s’intrecciarono sino a formare la trama e l’ordito del mondo.

Quando l’odore di Fiori e Terra giunse alla Vasca, gli animali si avventurarono oltre il bordo per andare a vedere, e anche a Lei, perfetta, che sempre aveva dormito, venne voglia di sporcarsi.

Fu allora che tolse il tappo.

dal Libro della Paperella I, 1-21

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ma vaffanculo va'

Anonimo ha detto...

Bellissimo.

luigi.fenoglio ha detto...

Bravo Danir. Piaciuto.